Risorgenza di Zompa lo Zoppo

La Grotta Zompa lo Zoppo si trova nel territorio di Arpino, in provincia di Frosinone, ed è parte di un sistema idrocarsico che include anche la Grotta Buco Marcello. Questo sistema è caratterizzato da fenomeni carsici significativi, con acque che scorrono all'interno della montagna, attraversando vallette carsiche, pozzi e doline, e emergendo in risorgenze come quella di Zompa lo Zoppo. L'esplorazione speleologica nella Grotta Zompa lo Zoppo è stata oggetto di interesse da parte di vari gruppi speleologici. Ad esempio, il Gruppo Speleologico CAI Frosinone ha condotto attività esplorative sia nella Grotta Buco Marcello che nella Zompa lo Zoppo, in collaborazione con il Gruppo Speleologico Guidonia Montecelio. E’ importante ricordare che l'esplorazione di grotte richiede una preparazione adeguata e il rispetto delle normative di sicurezza.

Cavità generata in un terreno geologico appartenente alla formazione di Santopadre che presenta una giacitura generalmente orizzontale ma dissecata da una notevole tettonizzazione. La cavità è percorsa perennemente da acque, con una portata che varia da qualche litro al minuto nei periodi di siccità a circa 600 litri al minuto nei periodi di piena.

           

Dopo circa 6 metri dall'ingresso il percorso continua in un budello con volta a botte, alto in media mt.1,80 e largo mt.1,5, nel quale però si prosegue con acqua alla vita e con fondo così fangoso che si fa fatica a sollevare i piedi. Il cunicolo, non presenta le tipiche concrezioni ma è interessantissima la roccia sedimentaria, del tipo puddinga lucida con macchie nere di inserimenti asfaltiche. L'esplorazione si presenta ardua per la peculiarità del territorio nel quale si apre la cavità formata da una roccia molto poco coesa, spesso franosa, intercalata da ampie zone molto fangose. La progressione all'interno della grotta viene fatta sempre indossando la muta da sub in quanto la cavità, per sua morfologia, non può essere completamente svuotata neanche con l'ausilio delle pompe e, spesso, ci si trova o camminare nel fango liquido. I tratti completamente all'asciutto sono, infatti, il 20% dell'intera cavità.

(…) l’acqua è nera e fa paura. Tutto intorno roccia, acqua, fango e il vapore degli altri che ci hanno aiutato a trasportare le attrezzature da immersione fin li, a 750 m dall’ingresso della grotta. Cerchiamo un posto asciutto dove assemblare l’autorespiratore ma niente, in questo cunicolo alto una manciata di centimetri e invaso dall’acqua il termine asciutto perde di significato (…) nei momenti della preparazione il timore che qualche cosa possa andare storto ingigantisce ogni cosa, paura compresa. Poi arriva il momento che la testa entra nell’acqua, (…) il respiro nell’erogatore che funge da calmante, la roccia e l’acqua li con te immobili e rassicuranti. La paura non c’è più, ha lasciato il posto al fuoco dell’esplorazione (…) ora c’è tutta la grotta davanti da esplorare! (…) - Speleosub Danilo Blanda.